giovedì 7 febbraio 2008

La pietra lunare

Sulla base dell'esperienza fino a qui riportata, si accentua la mia convenzione che nel campo dell'alta fedeltà esoterica alcuni sassi vengano venduti al prezzo di pietre lunari.

Però sono sassi.

Ma il venditore, in questo corroborato da recensori ispirati che parlano di apparecchi elettronici con termini da guida gastronomica, dice che si tratta di pietra lunare, ed il prezzo è giustificato.

Se gli si chiede di dimostrare che non è un sasso, ribatte seccato che se io non capisco che viene dalla luna, il problema è mio.

Se gli chiedo di potrerlo analizzare, mi dice che le analisi non sono affidabili, e che mi devo fidare di quello che lui prova toccandolo con mano, la stessa cosa che dicono gli ispirati recensori.

Se io gli dico che non provo niente toccandolo quello mi risponde che è solo perché la mia mano non è ancora sufficientemente sensibile e non sa riconoscere le pietre lunari da quelle comuni e mi dice che ci sono tante persone che ci riescono senza problemi, tra le quali i recensori ispirati.

Però se io chiedo al rivenditore (o al suo amico recensore) di ricooscere il sasso dalla pietra lunare ad occhi bendati e senza sapere se è un sasso o una pietra lunare, allora non si può, perché in quel caso non si può giudicare. E se provo a chiedere il perché mi rispondono "perchè io dico così".

Se insisto mi dice che altri hanno dimostato questo, ma se io gli chiedo di citarmi le fonti mi rispondono "cercatele da solo scienziato".

Così tutti sono felici.

Chi compra il sasso comune pagandolo come se arrivasse dalla luna, sicuro di avere fatto un ottimo acquisto.

Gli amici dell'acquirente, che glielo invidiano e lo vedono esposto in una teca con il bigliettino "pietra lunare" e si convincono di quanto sia magnifico il reperto.

E più di tutti il venditore, che è riuscito a trovare uno sprovveduto che gli ha comprato un semplice sasso ad un prezzo esorbitante, permettendogli un legittimo ma inaspettato guadagno.

Ovvio che, se uno in un luogo frequentato da venditori, da amici recensori e da potenziali gonzi pone il problema se il sasso sia o meno lunare, i suddetti si possano arrabbiare.

Si arrabbia l'acquirente, che farebbe la figura dello scemo e si ritroverebbe in mano qualcosa che non vale nulla; naturalmente il venditore, che perderebbe la possibilità di notevole e facile guadagno; magari anche gli amici, che stanno pensando o di comprare un sasso anche loro, o di rivenderlo.

Tutto questo è comprensibile. Anche che lo svergognato venga espulso dal forum e debba rifugiarsi in un suo, minimo, blog.

Ma anche se tutti si sprecano in insulti e grida, il sasso non diventa una pietra lunare.

Rimane un sasso, e vale quanto un sasso.

PS: il titolo del posto è preso da una bellissima opera di Tommaso Landolfi, che vi consiglio di leggere, magari mentre ascoltate un bel CD.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

... meglio di così non si poteva esprimere il concetto !

Anonimo ha detto...

Speriamo che non provino a vendere anche le pietre marziane! Potrebbero costare molto di più data la distanza superiore di Marte dalla Terra.
Certo che mi piacerebbe sapere cos'e' quella "pietra serena" citata tante volte sui forum!
Ciao

Simone

Venanzio ha detto...

Io ho i gradini della scala esterna della casa di famiglia fatti di pietra serena. E' una pietra azzurrognola-grigia, non so se sia la stessa cosa. Comunque adesso provo a toglierla e vedo se il suono del campanello cambia.

Anonimo ha detto...

sinceramente ho sempre avuto un po' di diffidenza verso i commenti eclatanti, qualsiasi cosa riguardino. Ma i giudizi sul suono di un tavolino o cose simili, mi hanno sempre divertito, specie se ben scritti come qualche opinionista sa fare; leggendoli con ironia li trovo tuttora divertenti.
Certo che il non percepire la differenza di suono tra due cavi mi ha portato spesso a pensare male sulle mie capacità uditive, ma ho sempre superato con disinvoltura questo presunto hadycapp .
Oggi, grazie a questo sito ho acquisito ulteriori certezze: il mondo è sempre più pieno di bufale.
Anche su Videohifi tanti ne sono convinti; la famosa raccomandazione di ascoltare con le proprie orecchie e nel proprio ambiente si traduce brutalmente così: "se non percepisci differenze lascia stare, sono soldi buttati" , ma la passione è così forte che induce spesso a dibattere e a cercare ciò che tante volte non c'è.
Complimenti vivissimi per il sito e per il coraggio di sostenere le tue idee.
Stefano

Venanzio ha detto...

Carissimo Stefano, tu hai ragione al cento per cento. C'è però un particolare che dimentichi. Se, con metodo scientifico, si dimostrasse che differenze tra due cavi non si sentono neanche dove questi signori dicono di sentirle (e sarebbe facile vedere se le cose stanno cosìì o meno) questi simpatici soggetti non avrebbero più di che vivere.

Inoltre mi è stato detto (non so se sia vero) che molti dei partecipanti hanno interessi diretti commerciali nel settore, e quindi non ci si può proprio aspettare un atteggiamento disinteressato.

Sappi comunque che io ho offerto a chiunque nel forum videohifi una scommessa di duemila euro (che se vinti avrei versato ad un ente benefico di loro scelta) per chiunque sapesse distinguere un cavo buono da un cavo fantastico in qualunque impianto di loro scelta.

Nessuno ha accettato la scommessa

Anonimo ha detto...

Abbiate fede nella Pietra Lunare